Coronavirus. I numeri che parlano, ma è davvero difficile capirli

L’argomento “numeri”, sempre ad inizio marzo, stimola lo studio dei matematici ma al di là degli studi cinesi su alcuni modelli è davvero difficile capirli e dargli un senso. Il perchè? Manca un denominatore comune: il vero numero delle persone contagiate nel nostro Paese.

Quest’argomento era comunque più piacevole di quello degli ultimi giorni, quelli in cui nella puntuale conferenza stampa di Angelo Borelli, capo del Dipartimento di Protezione Civile, dà il conto dei guariti, nuovi contagiati e purtroppo dei decessi.
Sempre sull’argomento “numeri” è molto interessante il pezzo de Il Sole 24 Ore che, già ad inizio marzo (6/3), inizia una sorta di rubrica chiamata “Cronaca del virus“. Qui di seguito l’inizio dell’articolo e poi il link per la lettura integrale:
“Cosa sappiamo e cosa no? Quello che finora sappiamo è il numero delle persone che sono state trovate positive al test, perché hanno manifestato direttamente la malattia oppure perché erano contatti diretti di persone a loro volta positive. Questo vale per tutti i Paesi coinvolti, a partire dalla Cina, per arrivare fino a casa nostra… “
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